La politica, le donne, l'ipocrisia, l'ingratitudine e gli "spostatori di coriandoli"
Non sono rimasta particolarmente colpita dalla Giunta Raggi nè dalla Giunta Appendino, mi aspettavo una presenza famminile maggiore rispetto a quella politicamente corretta appena espressa, mi aspettavo un segnale di rottura vera rispetto al passato, così come avevano promesso.
Come sostengo da sempre, le prime nemiche delle quote rosa sono le donne, le donne non si piacciono tra di loro, non si scelgono e questa antipatia la conosce bene chi ha avuto modo di avere un "capo" donna.
La verità che ho appena espresso e che però è vietato esplicitare, perchè dobbiamo fingere una sorellanza che non esiste, si è potuta vedere nelle scelte delle elette, parlo di sindache, di consigliere, di deputate, la maggior parte delle quali hanno nominato come Capisegreteria: uomini e come figure principali di riferimento: uomini!
In questo clima di finta rivincita femminile di donne al potere, sono convinta che sull'onda di un PD in panne e di una campagna elettorale da tempo basata sull' antipolitica che ci è tornata contro come un boomerang, chiunque fosse stato candidato al di fuori dei partiti convenzionali, in questa fase politica con il Movimento 5 Stell, avrebbe vinto, anche un appendiabiti candidato sarebbe diventato sindaco.
In realtà non si può parlare di vera rivincita delle donne, ma di un'ondata fortunata per le donne, perchè molte di loro hanno cavalcato l'onda del nuovismo a tutti i costi e sono capitate al posto giusto al momento giusto.
Nella politica prevale ancora uno spudorato maschilismo, infatti le candidate sono state scelte da un'elite di uomini in base ai soliti canoni di gradevolezza fisica, mitigata da look finto sobrio, che fa tanto notizia.
Scelte quindi, per compiacere l'occhio del maschio ma, per mitigare la possibile stizza dell'elettorato femminile, furbamente presentate attraverso immagini di donne semplici ed attive, madri devote che si concedono alla politica quasi come martiri del buon governo.
Poichè sulla mia pelle ho sperimentato la ferocia femminile, e la malcelata predilezione per il sesso opposto negli ambienti in cui le donne scelgono, penso che soltanto una palingenesi culturale che sdraridichi la nostra modalità di pensiero possa veramente cambiare lo stato delle cose e possa permettere una reale parità, cioè donne e uomini considerati e scelti non in base al sesso, alle quote rosa, ma in base alle reali capacità, ho incontrato sul mio cammino donne mediocri e uomini mediocri la mediocrità così come la bravura prescinde dal sesso, certo è che in questo clima "donna è bello donna è vero" le mie parole scandalizzeranno parecchie finte femministe e parecchie finte "cape quote rosa".
Ribadisco fino allo sfinimento che per avere una reale parità e per dare alle donne la stessa possibilità di fare politica o di fare carriera degli uomini, bisogna rafforzare lo stato sociale, liberare la donna dagli obblighi familiari che ricadono esclusivamente su di lei, ed uscire dal sessismo maschilista che ci vuole belle, giovani, preparate e possibilmente madri angeliche, .purtroppo quindi, sempre a servizio di clichè maschilisti con protagonista lo "sbavo maschio".
Conosco cinquantacinquenni meravigliose e trentenni terribili e viceversa, non possiamo selezionare chi ci rappresenta in base all'età ed all'avvenenza, è razzista, maschilista, feroce...ma questo è accaduto...vi ricordo il caso Bedori ed è di fresca nomina una ragazza, con immagine da velina ammiccante, come coordinatrice dei giovani di un importante partito, naturalmente anche lei scelta dal maschio potente di turno.
La finta rivincita delle donne (sempre nominate o segnalate da uomini potenti del momento) si sviluppa in un contesto in cui la politica ha un consenso generale ai minimi storici, un contesto in cui i partiti politici non hanno più credibilità, perchè non riescono a risolvere i veri problemi legati alla feroce crisi economica e sistemica che stiamo vivendo.
In Italia è esplosa una fame dilagante, ma la rabbia degli italiani non si è manifestata attraverso manifestazioni di piazza, come ad esempio in Francia, ma attraverso l'elezione degli "appendiabiti".
Purtroppo manca il materiale umano, difficilissimo trovare dirigenti, politici ed amministratori, preparati, onesti e che amano il lavoro di squadra.
A certi livelli, la superbia e l'ingratitudine regnano sovrane.
La presunzione e la mancanza di una scuola politica che parta dalla base e dalla gavetta sui territori, molto spesso rendono impossibile la crescita di una nuova classe politica.
Sono testimone di trentenni, che non hanno mai lavorato in vita loro e che troverebbero faticoso anche spostare coriandoli, che vogliono sostituirsi a chi nei territori riesce con fatica a creare una realtà radicata forte, attraverso sacrificio, abnegazione e sofferenza.
Purtroppo, le nuove leve della politica, non vengono più formate dai partiti nè dal sindacato, ci si trova quindi di fronte a militanti, spesso impreparati ma molto vanitosi, sicuramente ignoranti politicamente, che vorrebbero far carriera sul consenso creato da chi reputano superato, lavorando possibilmente dalle 12 alle 12.15, la politica per molti fannulloni, è vista come una sistemazione anche economica.
L'ingratitudine in politica, anche se non solo lì, regna sovrana, Dante stesso aveva così tanto disprezzo degli "ingrati verso i benefattori" che li ha messi nella famosa Ghiaccia del Cocito ultimo girone dell'Inferno, vicino al diavolo, ho conosciuto ed ho avuto purtroppo a che fare con ingrati e traditori, con vanitosi, con superbi senza cuore che hanno rinnegato chi gli ha sempre dato lavoro e benessere, chi li ha fatti eleggere, sono rimasta personalmente scioccata da questi meccanismi che prolificano nell'ambiente della politica.
Uomini "spostatori di coriandoli" e donne che si affacciano alla politica grazie all'aiutino del pigmalione e che una volte arrivati, soprattutto le donne, per mantenere il misero orticello, cercano di decapitare ogni nuova leva collega di genere, che si affaccia all'orizzonte, questa è la realtà di cui sono testimone.
In questo clima di finto cambiamento, si vuole leggere uno scatto d'orgoglio del popolo italiano, stanco della corruzione, del malaffare e della classe dirigente,,,,ma quando mai!!!
Magari gli Italiani fossero un popolo onesto...
Siamo un popolo simpatico, chiassoso, ipocrita, cialtrone, pressapochista, fantasioso, ignorante e grossolano, la politica è stata punita non perchè corrotta, ma perchè non riesce più a fare regali a dare il posticino di lavoro al conoscente, non riesce più ad elargire favori, perchè purtroppo senza più risorse, non ce nè più per nessuno.
Gli Italiani sono un popolo di evasori chiedoni....e quando la politica non ha più potuto assecondare le richieste del "generone" di turno è stata punita, punita con la finta indignazione di chi fino a ieri chiedeva il posticino fisso per il figlio stupido, indignazione di chi cerca di evadere il fisco (voglio vedere quanti di quelli che in piazza gridavano "onestà" pagano il canone Rai ) indignazione di chi è entrato nel mondo del lavoro attraverso la raccomandazione e quando quest'ultima è stata negata dal politico in voga, si punisce il vecchio in nome del nuovo ....nuovo de che...
L'Italia è formata da persone e se nulla funziona non è certo perchè c'è un'entità astratta che blocca il Paese, ma perchè ognuno di noi ha delle pesanti responsabilità, abbiamo avuto la classe dirigente che ci siamo meritati, l'abbiamo votata, ora abbiamo votato gli "appendiabiti" di cui ci pentiremo, abbiamo votato il nulla pur di non votare i partiti perchè i partiti non possono più fare favori...è finito il famoso tempo delle "vacche grasse".
Gli Italiani non vogliono prendersi la responsabilità del fatto che sono corruttibili, cialtroni, bontemponi e non saranno i nuovi eletti a cambiare un paese così infantile e volubile, devono crescere qualitativamente le coscienze individuali.
Per far crescere le coscienze, bisogna investire, nella scuola, nella cultura, nella formazione, nel bello, bello inteso come armonia, equilibrio, sobrietà .
Cosa stanno facendo i governi per investite sulla nuova classe dirigente? La scuola è a pezzi, l'Intellettuale è relegato in una nicchia accademica, eleggiamo "pecorari", "gelatari", persone che hanno magari il chiosco che fa gelati a prezzi stracciati e che quindi hanno il loro bacino di utenti che non vogliono pagare tanto il gelato e che per mantenere il privilegio del gelato a buon prezzo, votano il "gelataro" nelle istituzioni, nella speranza che una volta eletto il beniamino, il gelato sia direttamente gratuito.
Caligola quando elesse senatore il suo cavallo non lo fece perchè era pazzo, ma perchè quando una società è decadente anche un cavallo può rappresentarci senza che nessuno si indigni per l'elezione di un animale.
Quanta ipocrisia, quante bugie.....
Quando anche questa ondata movimentista al potere fallirà cosa eleggeremo?
Io propongo Mago Zurlì!
Letizia Moroni
24 luglio 2016
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