Letizia Moroni   Per condividere con voi idee, pensieri, considerazioni...

Articoli e comunicati stampa

La donna nel nuovo millennio: uno sguardo antropologico - mercoledì 14 novembre 2007
Parallelamente al degrado sempre più evidente di una società dove si stanno perdendo valori e punti di riferimento, di pari passo aumenta l’aggressività e la mancanza di rispetto verso “l’altro”, in questo caso le donne, troppo spesso vittime di atti di violenza fisica, morale, verbale.
Le lotte per l’emancipazione, per l’affermazione della donna nel lavoro e nella società, per la libertà sessuale si sono scontrate con una mentalità misogina tipicamente occidentale che impone, nell’immaginario collettivo, un modello di donna relegata al ruolo di “angelo del focolare”, o della “madonna del Dolce Stil Novo” priva di ogni pulsione terrena, modello che molte antropologhe culturali definiscono mito della “Grande Madre”.
Colei che decide di uscire da questi ruoli, che, sia ben chiaro, se scelti liberamente sono rispettabilissimi, rompe un tabù ed è soggetta ad un silenzioso rimprovero sociale.
La donna che lavora, che sceglie di vivere liberamente la propria sessualità o che non trova realizzazione nella maternità, è vittima di una silenziosa condanna morale, che, in casi estremi, si tramuta in violenza, disprezzo e ricatto, spessissimo a sfondo sessuale, il quale non sempre, se denunciato, viene punito.
C’è un terreno molto fertile in cui nidifica questa “impunità” e cioè l’idea radicatissima ed insensata che l’uomo, non avendo alcun controllo sul proprio istinto sessuale, è vittima delle arti di seduzione della donna ammaliatrice e che la donna abusa di questa debolezza maschile per ottenere i più disparati vantaggi.
Questo sostrato culturale e questa mentalità radicata, purtroppo, anche tra le donne, porta ad una generale ostilità e diffidenza verso colei che decide di essere padrona della sua vita lavorativa, affettiva e sessuale.
E’ ora di invertire questa mentalità borghese, perbenista e maschilista, è ora di dare il via ad una campagna culturale, che cancelli gli stereotipi che ci impone la nostra cultura con il supporto del mondo dei massa media: la donna bella ma stupida o l’intellettuale asessuata, la moglie e la madre devota, l’amante rovina famiglie etc.
Occorre pianificare un serio progetto globale che serva a creare nuovi modelli sociali e che rafforzi i valori della solidarietà, del rispetto, dell’uguaglianza reale tra uomini e donne.
Gli episodi di violenza sulle donne si riconducono anche ad un disagio complessivo, che evidenzia come la donna sia ancora l’anello più debole di un sistema nel quale la precarietà è un elemento costante e ricorrente di tutti i giorni, precarietà, insicurezza, sistema sociale inadeguato, pongono la persona sola ancora più debole rispetto alle altre categorie. Bisogna sforzarsi di creare una rete di solidarietà tra donne, che troppo spesso manca a causa di un forte individualismo e di una estrema competizione fisica e professionale inculcata culturalmente.
Bisogna lottare per imporre l’idea che la donna deve sentirsi libera di realizzare se stessa senza essere vittima di pregiudizi.
La LiberAssociazione per la Sinistra Europa sarà in piazza per gridare con forza “no” a tutte le forme di violenza fisica e culturale che limitano tali libertà.

Letizia Moroni
Coordinatrice LiberAssociazione per la Sinistra Europea, Castelli Romani
(Pubblicato su Liberazione del 14/11/2007 e su http://www.liberassociazione.it)

La Compagnia Portuale di Civitavecchia: l’utopia che diventa realtà. - mercoledì 2 aprile 2008
Da circa una decina di anni è aumentata a dismisura l’organizzazione del lavoro attraverso la creazione di Cooperative, ma è sotto gli occhi di tutti che hanno perso il loro significato originario: quello del lavoratore che si riappropria della sua forza lavoro divenendo egli stesso proprietario dei mezzi di produzione, in risposta allo sviluppo dell’impresa padronale. Tutto questo nelle cooperative non c’è più, il guadagno viene ripartito tra i pochi soci fondatori, le condizioni dei lavoratori sono pessime, i salari bassissimi, le garanzie praticamente nulle. In questo tristissimo panorama costituisce un’eccezione la Compagnia Portuale di Civitavecchia.
Nel 1897 la condizione dei lavoratori dei porti italiani erano al collasso, poiché l’economia di Civitavecchia era legata al commercio portuale la città entrò in una profonda crisi economica. I caporali detenevano il possesso delle braccia e, per aumentare il profitto, cercarono di giocare sul ribasso dei salari, sull’aumento dei turni e delle ore lavorative, i portuali diventarono così una categoria sfruttata, precaria e senza garanzie. In questo duro contesto prese forza da parte dei Camalli la consapevolezza che per difendere i propri diritti bisognava lottare, e la vittoria a cui tennero particolarmente fu: l’autogestione del proprio lavoro. Questa conquista fu il frutto di un lungo sciopero iniziato il 18 gennaio 1897 che, attraverso duri scontri e molteplici manifestazioni, gettò le basi per la nascita di una Cooperativa autogestita dai lavoratori stessi che tutelasse i loro diritti. Lo sciopero ebbe un’enorme risonanza nazionale dando i suoi frutti.
Il 21 aprile 1897 il Tribunale Civile e Penale di Civitavecchia riconobbe la nascita della Società Cooperativa Nazionale dei Lavoratori del Porto. La Compagnia Portuale, da subito, fu sempre molto vicina alla città di Civitavecchia , infatti oltre che difendere i diritti dei lavoratori, promosse numerosissime iniziative di sostegno alle fasce sociali più deboli, sostituendosi così allo Stato, promuovendo la solidarietà tra pari grado ed anticipando le conquiste sociali che ottennero in futuro altre categorie di lavoratori.
Nel 1938 vennero erogati a vedove ed orfani dei lavoratori portuali sussidi mensili a carico del fondo pensioni. Nello stesso anno venne riconosciuto il lavoro portuale come usurante quindi il pensionamento venne anticipato da 65 a 60 anni.
Nel 1939 venne istituito un fondo natalità e prestiti matrimoniali per facilitare la creazione di nuclei familiari, nello stesso anno venne estesa la Cassa Mutua Malattie con la somministrazione gratuita di medicine.
Nel 1940 venne istituito un sussidio mensile per le famiglie dei lavoratori richiamati alle armi.
Nel 1944 i lavoratori portuali presero parte attiva nell’appoggio alla popolazione costretta a sgomberare le case a rischio di bombardamento .
Lo scopo della Cooperativa era quello di stabilire delle regole umane di lavoro oltre che un salario dignitoso, e poiché la Cooperativa era autogestita il guadagno veniva ripartito tra i lavoratori stessi.
Oggi il Console della Compagnia Portuale di Civitavecchia è il Presidente Enrico Luciani che continua a dare lustro a quello che può definirsi un simbolo delle lotte dei lavoratori che si affrancano dalle logiche del profitto. Luciani nella sua decennale presidenza ha fatto crescere la Compagnia sia dal punto di vista del prestigio che della dimensione, tanto che attualmente sono stati assunti ben cento nuovi lavoratori portuali.
Ma perché la Compagnia Portuale gestita da Enrico Luciani può essere considerata un’utopia che si è fatta realtà? Uno sguardo alla cronaca degli ultimi anni sarà utile per comprendere perché la CPC di Civitavecchia sia un esempio unico nel suo panorama.
Nel 1989 l’allora Ministro dei Trasporti Prandini emanò un decreto legge che privatizzò la manodopera del Porto, diede cioè la possibilità agli Armatori di effettuare operazioni di carico e scarico in banchina senza usufruire delle maestranze portuali un tempo rappresentate per legge dalle Compagnie Portuali: per la prima volta si infrangeva “il monopolio” del lavoro che era stato istituito dall’art. 110 del codice della Navigazione, il quale imponeva obbligatoriamente la presenza della Compagnia Portuale nelle operazioni di imbarco e sbarco delle merci. Con questi decreti venne data agli armatori la possibilità di usufruire quindi di imprese private. Era la fine del lavoro autogestito.
Dopo anni di lotte da parte dei lavoratori portuali che si protrassero fino alla metà del 1992 e che furono pressoché ignorate, nel 1994 venne emanata una legge di riforma del lavoro portuale la Legge 84 che ne riscrisse la regolamentazione dando delle nuove disposizioni ancora oggi in vigore. Queste disposizioni vedono organizzato gerarchicamente il lavoro portuale. Il lavoro portuale per disposizione di questa legge può essere svolto da qualsiasi impresa privata e non più dalle Compagnie Portuali.
L’impresa deve utilizzare il proprio personale ed i propri mezzi.
Che fine fanno i lavoratori della Compagnia Portuale?
Importante è l’art. 17 comma 2 della legge 84/94. In questo articolo viene stabilito che le Compagnie Portuali possono lavorare come fornitrici di manodopera per i picchi di lavoro subentrando quando le imprese non riescono a completarlo.
Nel 1994 il lavoro nei porti diventa quindi precario per legge! Viene privatizzato il lavoro portuale, i portuali diventano precari! Cosa succede attualmente a Civitavecchia? Grazie alla resistenza dei lavoratori portuali di Civitavecchia e grazie alla caparbietà del Console Enrico Luciani il lavoro portuale ridiventa autogestito.
Enrico Luciani, sempre rimanendo nei termini di legge, fa in modo che i lavoratori portuali continuino a fungere da serbatoio di tutte le imprese portuali, le quali si dotano esclusivamente di personale per le manutenzioni, ma non per la fornitura di mano d’opera per la quale la competenza ridiventa della Compagnia Portuale. Questo progetto di Enrico Luciani ha dato grandi risultati, così facendo infatti le imprese non hanno costi aggiuntivi e la Compagnia fornisce a 360 gradi manodopera altamente qualificata e specializzata, da qui nasce il progetto h24, 360 giorni all’anno, il tutto non contravvenendo al comma 10 dell’art.17 lettera B.
Perché Luciani ha trasformato un’utopia in realtà?
Perché un tale esperimento non ha permesso la vendita dei lavoratori alla logica del mercato. I lavoratori si sono riappropriati della loro forza lavoro, attraverso la Compagnia Portuale il guadagno viene ridistribuito tra i lavoratori e reinvestito nella Compagnia, inoltre questo esperimento voluto da Luciani ha invertito la tendenza che voleva la scomparsa delle Compagnie e del lavoro autogestito, tanto che tale modello ha permesso una continua crescita dell’organico ed un visibile ricambio generazionale, un esempio significativo: alcuni giovani lavoratori compongono la squadra di calcio della Compagnia Portuale diventata nel 2007 campione d’Italia di calcio amatoriale e quest’anno vincitrice del campionato di terza categoria. Un modello unico in Italia.

Letizia Moroni
Commissione Mobilità
Regione Lazio
Pubblicato su "Porto Nuovo" di maggio 2008

REGIONE LAZIO
COMUNICATO STAMPA
Dichiarazione del Consigliere, Enrico Luciani (SINISTRA)
VIABILITA’. LUCIANI (PRESIDENTE COMMISSIONE MOBILITA’): DA REGIONE DIFESA DEL TRACCIATO EUR-TOR DE CENCI
26 MARZO 2009

“La Linea di Filobus tra Tor de Cenci e l’Eur è stata l’oggetto di discussione dell’audizione di questa mattina. Allo stato attuale la gara di appalto relativa alla realizzazione dell’opera pubblica in questione si è chiusa con l’affidamento ad un raggruppamento di imprese che dovrà a breve presentare il progetto esecutivo.
Dall’audizione di questa mattina è emerso però che l’Assessore alla Mobilità e Trasporti del Comune di Roma, Sergio Marchi, avrebbe pubblicamente affermato che intende sospendere la realizzazione di questa filovia a favore di quella che va da Tor Pagnotta a Trigoria.”
A dichiararlo è Enrico Luciani, presidente della Commissione Mobilità e consigliere della SINISTRA alla Regione Lazio che prosegue: “Anche se tutte le parti presenti hanno convenuto sull’importanza di questa ultima tratta, e sottolineato che per questo motivo essa fu prevista nella stesura della deliberazione dirigenziale e inserita nel bando, è indispensabile che venga rispettato quando deciso e approvato. Non è trascurabile infatti che la gara per l’affidamento di quest’opera pubblica sia stata fatta sulla base di quel tracciato e pertanto ogni cambio di priorità risulterebbe un’alterazione delle condizioni iniziali, non tollerabile.
Si ricorda infine che l’opera è cofinanziata da Stato, Regione, Comune e Roma Capitale, e che le risorse messe in campo dalle suddette Istituzioni devono essere impiegate per il progetto deciso e approvato congiuntamente. Non spetta quindi al Comune entrare nel merito di un appalto già assegnato, per il quale cittadini e comitati sono stati preventivamente coinvolti in un iter decisionale lungo negli anni.”
“In base a quanto premesso quindi e in conseguenza all’audizione di questa mattina, su richiesta e insieme alla Consigliera Laurelli, il Presidente della Commissione Mobilità della Regione Lazio si impegna a presentare una Mozione affinché la Linea in questione venga realizzata senza modifiche o ridimensionamenti.”

Letizia Moroni
Commissione Mobilità
Regione Lazio

REGIONE LAZIO
COMUNICATO STAMPA
Dichiarazione del Consigliere Movimento per la Sinistra, Enrico Luciani
EX ANNI VERDI. LUCIANI: SOLIDARIETA’ AI LAVORATORI E CERTEZZE PER PAZIENTI E FAMIGLIE
24 FEB 2009

“Esprimo la massima solidarietà ai lavoratori del Consorzio Ri.Rei (che gestisce i servizi dell’ex Anni Verdi) che da mesi rivendicano l’erogazione delle mensilità arretrate e della tredicesima, ancora non completamente versata, e che vivono nell’incertezza per il futuro.” A dichiararlo è Enrico Luciani, coordinatore del Movimento per la Sinistra alla Regione Lazio, che questa mattina è andato personalmente presso una struttura di Santa Severa (ex Anni Verdi) ad incontrare i lavoratori e i pazienti.
“Non è ammissibile- ha proseguito Luciani- concepire una tale incertezza, per i lavoratori, per i pazienti e i loro famigliari. In questo è indispensabile che la Regione giochi un ruolo da protagonista e sappia garantire che gli accordi con i privati che gestiscono servizi sanitari siano rispettati in tutte le loro parti.
In questa specifica situazione quindi o la direzione aziendale del Consorzio Ri.Rei e il sindacato trovano un accordo risolutivo, o a mio avviso la Regione avrà il dovere di intervenire con fermezza rimettendo in discussione la concessione per la gestione del servizio al Consorzio Ri.Rei ed aprire una nuova gara di assegnazione.”
“Non credo infatti- conclude Luciani- che in settori così delicati come quello sanitario si possano ammettere incertezze e concedere sconti: la Regione deve pretendere la massima serietà ed efficienza da chi ha in concessione la gestione di servizi fondamentali per il cittadino. E’ evidente che il mio sogno è quello di una sanità completamente gestita dal pubblico, proprio perché credo fermamente che l’importanza dei servizi in questo settore debbano prescindere totalmente dal fattore profitto.”

Letizia Moroni
Commissione Mobilità
Regione Lazio

ENRICO LUCIANI (CAPOGRUPPO M.P.S): “CON I LAVORATORI DELLA TEVERE TPL PER RIBADIRE CHE NEL SERVIZIO PUBBLICO TUTTI I LAVORATORI DEVONO AVERE GLI STESSI DIRITTI E PREROGATIVE” - giovedì 12 febbraio 2009
“La revoca dello sciopero dei ferrotranviari che era stato preannunciato sia dai sindacati confederati che dagli autonomi, farà forse piacere nell’immediato a coloro che pensano all’inevitabile disagio che gli scioperi comportano, ma senz’altro, se confermato, sarebbe stato compreso e condiviso da tutti quelli che ritengono si debba puntare sulla qualità del trasporto pubblico e sull’equa retribuzione dei lavoratori di questo settore.” Questa la dichiarazione di Enrico Luciani – capogruppo del Movimento per la Sinistra e Presidente della Commissione Mobilità alla Regione Lazio – quando ha appreso della sospensione dell’agitazione indetta dai rappresentanti sindacali di Tevere Tpl e delle altre aziende private che svolgono il servizio pubblico per conto degli enti locali, dal momento che il Prefetto di Roma ha deciso di precettare i lavoratori.
Da tempo seguendo in Commissione e partecipando alle riunioni con le maestranze, ho potuto constatare che i lavoratori che fanno capo alle aziende private ma che svolgono il servizio pubblico al pari, ad esempio di quelli che a Roma sono inquadrati in Trambus - continua Luciani- sono considerati autisti di serie inferiore. Sia dal punto di vista del trattamento economico, come per esempio per quanto riguarda l’una tantum annuale di 306 euro che ai dipendenti del privato dal 2008 non sono stati ancora erogati, che dal punto di vista della sicurezza, come per le ritardate manutenzioni che riguardano il parco viaggiante che fa capo a Tevere tpl, già denunciate in varie circostanze, si vede chiaramente che la cosiddetta “liberalizzazione” del 20% del trasporto pubblico ha comportato fin qui differenziazioni che ricadono sulla testa dei lavoratori e degli utenti.
Per tali motivi ho sempre sostenuto – insiste Luciani – che il diritto alla mobilità deve essere garantito dal pubblico al pari ad esempio del diritto alla salute e ad un ambiente vivibile, anche perché con le normative attuali gli enti locali non traggono particolari benefici dalle liberalizzazioni. Secondariamente perché non risulta comprensibile che a fronte di un servizio che dovrebbe essere omogeneo per qualunque cittadino, coloro che abitano in periferia che pagano il servizio come quelli che abitano in centro- conclude Luciani,- dovrebbero utilizzare mezzi meno efficienti e con scarsa manutenzione, guidati da autisti pagati meno, precari e con minori garanzie sindacali costretti spesso a turni più onerosi, solo per far mascherare alle aziende ex municipalizzate qualche percentuale negativa nel conto economico.

Letizia Moroni
Commissione Mobilità
Regione Lazio

ENRICO LUCIANI (CAPOGRUPPO M.P.S.): “ASSICURARE I FINANZIAMENTI PER I LAVORI DELLA LINEA FERROVIARIA CIVITAVECCHIA-ORTE E PER IL COMPLETAMENTO DELLA TRASVERSALE NORD” - mercoledì 11 febbraio 2009
Sembra concreta oggi più che mai la possibilità che venga ripristinata in tempi brevi la linea ferroviaria Civitavecchia-Orte con lo stanziamento di un milione di euro grazie anche al concorso di altri finanziatori tra cui l’Autorità Portuale di Civitavecchia. Allo stesso tempo arriva la conferma che anche gli ultimi ma decisivi 22 chilometri che devono essere realizzati per il collegamento stradale della trasversale nord che collegherà la città portuale con lo svincolo posto sulla direttrice dell’Autostrada del Sole hanno ottenuto un finanziamento della Regione e in parte minima dal Cipe, per cui l’assetto dell’area a nord di Roma potrà assumere finalmente una configurazione sul piano della mobilità rispondente ai fabbisogni.
Con queste considerazioni Enrico Luciani – capogruppo del Movimento per la Sinistra e Presidente della Commissione Mobilità alla Pisana – accoglie le notizie che finalmente sembrano dare una svolta alle sfide di cui lui stesso si era fatto promotore promuovendo o partecipando a numerosi incontri sul territorio con cittadini ed enti locali e attivando incontri in Commissione. Oggi che la situazione sembra evolversi al meglio fa piacere che l’assessore Astorre, così come significativi esponenti della maggioranza, abbiano compreso che se si vuole sostenere il porto di Civitavecchia, in grande espansione sul fronte viaggiatori ma a rischio di crisi per quel che riguarda il trasporto merci, occorre pensare ai collegamenti con il retroterra per acquisire quote di movimentazione attraverso la rete autostradale con l’indubbio merito di congestionare il traffico di attraversamento su Roma.
Ora che molti politici si uniscono al coro di soddisfazione generale per l’ottenimento dei finanziamenti, mi sento in dovere di ricordare che in passato un fiume di finanziamenti è andato disperso o perché i fondi non erano sufficienti e gli interventi non completati, o perché andati in perenzione o perché non è stato effettuato il collaudo di ciò che è stato fatto per cui formalmente l’iter degli appalti non sono stati completati.
Per tali motivi – conclude Luciani - insieme con l’ex assessore Ciani, avevamo lavorato affinché la Regione assumesse la gestione del sedime ferroviario e che presidiasse l’appalto dei lavori ponendo come prioritario il ripristino della tratta da Capranica verso la Firenze-Roma che presenta meno problemi e meno asperità geomorfologiche. Al momento, quindi, i fondi destinati per l’opera ferroviaria dovrebbero coprire poco più della progettazione, mi impegnerò per fare le dovute pressioni al Governo perché assicuri il finanziamento per il completamento delle opere.
Letizia Moroni
Commissione Mobilità Regione Lazio

La LiberAssociazione per la Sinistra Europea: auguri ad Enrico Luciani nominato Capogruppo del Movimento per la Sinistra. - martedì 10 febbraio 2009
La LiberAssociazione per la Sinistra Europea augura buon lavoro ad Enrico Luciani eletto Capogruppo del Movimento per la Sinistra alla Pisana – è quanto dichiara Aldo Meccariello della LiberAssociazione per la Sinistra Europea Regionale. Plaudiamo a questo nuovo esperimento che apre la sinistra a forze e movimenti che hanno sempre costituito una rete sui territori di esperienze e lotte su più disparati fronti.
Siamo sicuri che questa apertura – continua Meccariello- porterà ad una costruzione plurale di una nuova sinistra più forte e di ampio respiro, sicuramente meno identitaria e dogmatica.
Come afferma lo stesso Vendola: un salto anche di linguaggio e l’ingresso in un nuovo universo semantico e simbolico ricco e stimolante.
Un grande in bocca al Lupo al Capogruppo Enrico Luciani –conclude Meccariello-che consideriamo l’uomo giusto in questa fase, visto il suo lavoro svolto nel territorio di Civitavecchia, dove ha ottenuto il 13% alle elezioni provinciali proponendo l’esperiemento di una sinistra unitaria e plurale.

Letizia Moroni
Ufficio Stampa LiberAssociazione

ENRICO LUCIANI (Capogruppo MPS) SUL NUOVO SOGGETTO POLITICO “IL MOVIMENTO PER LA SINISTRA SOGGETTO NUOVO CONTRO LA CRISI, PER LA QUESTIONE OCCUPAZIONALE ED AMBIENTALE” - giovedì 5 febbraio 2009 La costituzione del nuovo gruppo politico del “Movimento per la Sinistra” , si prefigura come un ulteriore passo avanti sulla strada del rilancio di un progetto politico, che tende a superare gli steccati delle culture di provenienza per creare un soggetto nuovo in grado di dare risposte concrete al progredire della crisi che riguarda la società nel suo complesso. Così Enrico Luciani, nuovo Capogruppo della formazione che da ieri si è costituita alla Pisana, intende chiarire che più che una scissione con Rifondazione il Movimento rappresenta il tentativo, al momento più avanzato, di dimostrare che davanti alla complessità della situazione attuale, alla mancata presenza di un’opposizione reale e con la questione occupazionale e ambientale che hanno perso nel Parlamento una rappresentanza istituzionale che si impegna per salvaguardarne gli obiettivi, è possibile dare delle risposte.
D’altra parte - continua Luciani - credo di aver dimostrato, nella mia esperienza politica a Civitavecchia, che unire le anime diverse che rappresentano quello che oggi come ieri sono i valori della sinistra è possibile ed anche proficuo. In tempi non sospetti di fronte ad una destra conservatrice con scarsa attenzione verso l’innovazione e l’ambiente, si è costituito a Civitavecchia già da anni una collaborazione che ha portato prima ad un cartello che ha sostenuto il candidato sindaco Piendibene e poi l’elezione lusinghiera anche nei numeri del consigliere provinciale De Paolis. Questi risultati mi portano ad essere ottimista e a ritenere – conclude Luciani - che quel percorso iniziato in Regione con la costituzione del gruppo federalista per la Sinistra e continuato con il Movimento per la Sinistra possa rappresentare quel bisogno di novità e di apertura verso la società civile e del mondo del lavoro in particolare che i partiti nella configurazione tradizionale non rappresentano e la spinta per una nuova stagione di risultati della giunta Marrazzo.

Letizia Moroni
Commissione Mobilità Regione Lazio

ENRICO LUCIANI, PRESIDENTE COMMISSIONE MOBILITA’ DEL LAZIO: CONVERGERE TUTTE LE RISORSE PER L’INTERRAMENTO DELLA FERROVIA A PAVONA” - giovedì 29 gennaio 2009
“Resta aperta l’opzione voluta dai cittadini di Pavona che da sempre, organizzati in comitato e dopo aver raccolto ben quattromila firme, hanno visto rigettato dal Consiglio comunale di Albano la proposta di interramento dell’infrastruttura stradale evitando così che il centro urbano subisca un lacerante stravolgimento”. Per tali motivi già all’indomani della prima proposta del sottovia – afferma Enrico Luciani Presidente della Commissione Mobilità alla Regione – ho cercato di far emergere la contraddizione del progetto sostenuto dalle Ferrovie dello Stato che, a fronte di un mero calcolo economico apparentemente più vantaggioso ma tutto da dimostrare, per risolvere la questione dell’eliminazione dei passaggi a livello, andava a determinare un impatto inaccettabile sulla comunità di Pavona.
L’approccio che ho da subito contestato - continua Luciani- è che un’opera, per quanto utile, non può porsi come un’arma che recide i legami consolidati e l’organizzazione civile di un centro urbano che oggi ha uno sviluppo ben definito. Mi sembra deludente che un problema come quello del sottopasso di Pavona, in un’epoca nella quale l’ingegneria ferroviaria, attraverso validi esempi che si possono osservare anche nel nostro Paese, ha reso fattibile qualsivoglia tipo di opere, debba essere affrontato con il rischio che in pochi anni diventi inefficace. Nei miei interventi, nelle riunioni presso l’assessorato regionale ed in presenza dei tecnici, ho cercato di impegnare le parti perché l’intervento di Pavona potesse essere affrontato come un’occasione di riqualificazione urbana in cui, attraverso l’eliminazione dei passaggi a livello, si potesse ricostruire un tessuto urbano ed un ambito di interrelazioni sociali che certo non debbono essere interrotte da un muro di cemento armato.
La Regione e la Provincia di Roma pur in un’epoca di contenimento delle disponibilità finanziarie hanno cercato di fare la loro parte riservando delle risorse, mi auguro che il sindaco di Albano e le Ferrovie comprendano il valore della proposta che i cittadini avanzano, ovvero l’interramento dei binari e la valorizzazione di quell’ambito urbano del territorio di Pavona.

Letizia Moroni
Commissione Mobilità Regione Lazio

ENRICO LUCIANI (PRESIDENTE COMMISSIONE MOBILITA’): D’ACCORDO CON CIANI PER LA MODIFICA DELLA BRETELLA CIVITAVECCHIA-A 12 - mercoledì 14 gennaio 2009
“L’importante e qualificata adesione del Presidente dell’Autorità Portuale Fabio Ciani alla proposta di modifica del tracciato della bretella tra il porto di Civitavecchia e l’A12, dimostra come si possa favorire il radicamento dell’infrastruttura portuale nel territorio, determinando il minor impatto possibile sul territorio”. Questo è il commento di Enrico Luciani, presidente della Commissione Mobilità alla Pisana nel sentire le dichiarazioni del Presidente Ciani che si rispecchiano nelle posizioni che il nostro partito ha sostenuto da sempre e che hanno trovato negli interventi del capogruppo della Sinistra alla Provincia di Roma Gino De Paolis uno dei più convinti assertori. “La questione è piuttosto chiara: il progetto prevede originariamente la cementificazione e l’attraversamento della zona della Fiumaretta e se fosse realizzata l’opera andrebbe a devastare irrimediabilmente una zona, tra le poche rimaste, ancora scarsamente edificata nella quale, invece, dovrebbero essere messi a frutto gli investimenti già stanziati per la costituzione di un parco e per la conservazione e valorizzazione delle preesistenze archeologiche.
L’approccio alla questione della mobilità relativamente alla zona portuale certamente importante e delicata, visto lo sviluppo esponenziale dello scalo di Civitavecchia negli ultimi anni, non può essere assunto attraverso costose infrastrutture che disegnano nuovi tracciati con il pericolo di non risolvere le questioni e di determinare ulteriori ferite su un territorio che certo ha già dato molto in termini di servitù.
Bisogna realisticamente osservare che sulla costa e sul tracciato dell’Aurelia ormai si concentrano sia le funzioni relative agli spostamenti locali e di breve percorrenza che quelli a più ampio raggio e, quando il traffico è causato dai mezzi pesanti, si rischia la paralisi. “ Non c’è dubbio – conclude Luciani – che la crescita del porto di Civitavecchia debba essere accompagnata da un adeguamento funzionale della rete dei trasporti che da questa città si innervano sia rispetto alla domanda dovuta al traffico crocieristico, in costante ascesa che rispetto alle merci. Pertanto il collegamento stradale con Livorno, la riapertura della linea ferroviaria verso Orte, il completamento della trasversale Civitavecchia-Viterbo, così come un impegno di Rete Ferroviaria Italiana per l’adeguamento e la realizzazione di maggiori servizi nelle stazioni del litorale, rappresentano senz’altro obiettivi che in Regione dovrebbero essere celermente perseguiti e che personalmente ho sollecitato quando sono state tracciate le “Linee guida al Piano dei Trasporti”.

Letizia Moroni
Commissione Mobilità Regione Lazio

ENRICO LUCIANI (PRC): OSSIGENO PER LE CASSE DEL CO.TRA.L DUE ANNI DI TEMPO PER MIGLIORARE LA RETE DEI TRASPORTI - martedì 13 gennaio 2009 “L’anno nuovo comincia con una notizia positiva per il trasporto pubblico locale: il Co.Tra.L. avrà le risorse e le gambe per continuare quella marcia di avvicinamento verso un servizio più efficiente e più radicato sul territorio regionale”. Con queste parole Enrico LUCIANI – Presidente della commissione Mobilità alla Regione – ricorda come con l’ultima finanziaria approvata a dicembre, quel lungo percorso iniziato al momento della sua nomina a presidente di commissione oggi abbia raggiunto una tappa fondamentale.
"Al momento del mio insediamento, il Co.Tra.L. si presentava come un’azienda pressoché allo sfascio dove le pressioni politiche per una sua privatizzazione si levavano numerose e giustificate da un quadro economico molto vicino al coma irreversibile. La nuova amministrazione ha fatto la sua parte per far quadrare i conti anche grazie alla collaborazione dei lavoratori e dei sindacati che hanno compreso il momento di assoluta gravità in cui versava l’azienda, ma il supporto della Commissione è stato a più riprese decisivo.
Molte le tappe di questo percorso a partire dalla presentazione di una legge che prevede anche l’affidamento diretto per i servizi di trasporto locale, alla discussione sulle linee guida al piano dei trasporti in occasione del quale, sentiti in audizione sindacati e rappresentanti dei pendolari, è stata ridimensionato il tentativo di liberalizzare il trasporto pubblico locale e aprire al mercato privato la gestione dell’esercizio secondo la linea più liberista che era prevalente fino a poco tempo fa. L’articolo approvato in finanziaria – ribadisce Luciani – rappresenta un’inversione di rotta importante grazie alla quale viene ribadito il carattere sociale del trasporto pubblico e l’attenzione della Regione a garantire il Co.Tra.L. per il periodo che intercorre tra il momento attuale e la data in cui andrà in vigore il regolamento europeo che renderà possibile l’affidamento in house dei servizi, oggi ancora non previsto dalla legge quadro nazionale.
Si tratta di un risultato, prosegue Luciani, reso possibile dalla collaborazione che la Commissione ha intrapreso con gli assessori Ciani e Dalia che si sono succeduti alla mobilità e che hanno di fatto riconosciuto l’esigenza di avere un’azienda regionale forte e in piena salute. Prossimo obiettivo che mi prefiggo è la costituzione di un’azienda unica regionale che comprenda Cotral, Trenitalia Lazio e le società romane grazie alla quale sarà possibile ottimizzare la rete ma anche valorizzare le micro imprese che attualmente sono impegnate nel Tpl locale a cui un piano integrato riserverà il collegamento nei comuni e tra questi verso i poli d’interscambio.

Letizia Moroni
Commissione Mobilità Regione Lazio

ENRICO LUCIANI (PRC): PER I LAVORATORI DI ALITALIA DOPO IL DANNO ANCHE LA BEFFA VIOLATI ANCHE QUEGLI ACCORDI CHE I LAVORATORI AVEVANO ACCETTATO SOTTO PESANTI PRESSIONI - mercoledì 17 dicembre 2008
Dopo il danno anche la beffa! Questa è la reazione di Enrico Luciani, Presidente della Commissione Mobilità alla Regione Lazio, alle notizie acquisite intervenendo in mattinata ad una partecipata assemblea di lavoratori del gruppo Alitalia che hanno occupato la palazzina sindacale del gruppo e che hanno voluto aggiornare il consigliere del Prc circa la situazione effettivamente in essere e le prime mosse attuate dal gruppo privato Cai. In effetti la situazione è davvero pesante e Luciani ricorda che quando esprimeva soddisfazione perché una parte del sindacato non si era accodato alla volontà confindustriale e posticipava la firma agli accordi capestro, non perseguiva un disegno da irriducibile oppositore ma presagiva una svolta di completo appiattimento sulle esigenze padronali.
Era stato garantito – continua Luciani – che i cosiddetti esuberi sarebbero stati concordati in modo da favorire il prepensionamento di quei lavoratori che avevano requisiti adeguati a questa politica, alla prova dei fatti, già dalle prime mosse, il consorzio sta tagliando lavoratori con anni di anzianità tali da non potersi ricollocare sul mercato, con problemi familiari a volte assolutamente delicati, con professionalità acquisite e in grado di poter rilanciare l’azienda per riconquistare quel ruolo che tutti, a parole, si pongono come obiettivo. Quando non si rispettano gli accordi in misura unilaterale, vuol dire che si è pronti a rimettere in discussione tutto e tentare di dividere i lavoratori attraverso ricatti o salvaguardare solo poche categorie di occupati significa comportarsi in modo irrispettoso verso chi vive nell’incertezza del proprio futuro.
La Regione vuole fare la propria parte e per dare seguito ai propositi più volte sostenuti anche dal presidente Marrazzo chiedo ai massimi rappresentanti della Regione, della Provincia e del comune di Roma di riaprire con i rappresentanti dei lavoratori il tavolo tecnico per adottare da subito delle misure d’urgenza per far fronte alla crisi, visto che la disoccupazione che si determinerà attraverso la nuova gestione di Alitalia si riverserà pesantemente, considerando anche l’indotto, su tutta la Regione.
Per le strategie di più ampio respiro per le quali occorre far leva sulle più specialistiche professionalità e mi riferisco per esempio ai lavoratori del settore manutentivo, conclude Luciani, invito i colleghi consiglieri ad approvare la proposta di legge sulla “Città del Volo”, della quale sono primo firmatario, perché attraverso il distretto industriale aeronautico di Fiumicino si potrà mantenere l’attuale livello occupazionale e, se del caso, incrementarlo.

Letizia Moroni
Commissione Mobilità Regione Lazio

ENRICO LUCIANI, PRESIDENTE COMMISSIONE MOBILITA’ DELLA REGIONE LAZIO: IL CAPITALISMO ITALIANO E’ POVERO DI PROSPETTIVA, RILANCIARE IL LAVORO AEROPORTUALE E IN ALITALIA E’ POSSIBILE - giovedì 18 settembre 2008
“Se come sembra il consorzio CAI ha ritirato la proposta di acquisizione di Alitalia, proponendo una cura di lacrime e sangue per i lavoratori, non posso non congratularmi con quei sindacati che di fronte ad un odioso ricatto hanno portato avanti le ragioni delle maestranze che ritengono possibile una soluzione diversa da quella prospettata dai maggiori esponenti del capitalismo italiano”. Non cerca mezze parole Enrico Luciani, Presidente della Commissione Mobilità della Regione, nel commentare la situazione venutasi a creare dopo lo scioglimento del tavolo tra le parti sociali sulla crisi di Alitalia rispetto alla quale osserva come la cordata abbia mirato ad un profilo di bassa prospettiva. Conoscendo le potenzialità di Fiumicino, la crescita continua ed esponenziale del traffico passeggeri che si è registrato negli ultimi anni, mi sarei atteso che l’imprenditoria italiana avanzasse un piano industriale in cui venissero recuperate le professionalità e le potenzialità di mercato che lo scalo, vuoi per la posizione al centro del Mediterraneo, vuoi per le infrastrutture già presenti, indubbiamente detiene.
Invece, al di là dei tagli al personale e alla riduzione dei voli e dei servizi non si è levata alcuna altra voce da parte di chi dovrebbe rappresentare proposte ed innovazione. Mentre seppur dalla limitata visuale della regione Lazio, il mio partito ha proposto attraverso una proposta di legge un’ipotesi di riqualificazione del settore, documento di base sicuramente su cui discutere e apportare modifiche, nota come “istituzione del distretto di lavoro e servizi della città del volo”. In questo contesto la proposta punta sull’eccellenza certificata che Fiumicino rappresenta nell’ambito del settore delle manutenzioni degli aeromobili e sulla possibilità attraverso i finanziamenti europei di operare una riqualificazione delle maestranze da inquadrare in uno specifico albo di professionalità e formare figure utili all’intera filiera che fa capo ai servizi aeroportuali. L’impressione che si coglie dall’intera vicenda – continua Luciani – è quella tipica nel capitalismo nostrano di ottenere attraverso le privatizzazione la socializzazione delle perdite d’impresa e la ridistribuzione, tra pochi, degli utili d’esercizio. Questione purtroppo non nuova – conclude Luciani – che mi ricorda la vicenda di Aeroporti di Roma che noi in commissione abbiamo analizzato con un’apposita indagine nella quale, purtroppo, abbiamo dovuto registrare in un settore in salute come quello dell’handling, espulsione di lavoratori, creazione di società satelliti andate in crisi, completa disattesa degli accordi sottoscritti con i lavoratoti e nel campo degli investimenti.

Letizia Moroni
Commissione Mobilità Regione Lazio

La LiberAssociazione per la Sinistra Europea: no al termovalorizzatore di Albano - sabato 21 giugno 2008
Le affermazioni del Vicepresidente della Regione Lazio Montino riguardo la costruzione del termovalorizzatore di Albano ci preoccupano molto - è quanto afferma Gennaro Molino coordinatore regionale della LiberAssociazione per la Sinistra Europea.
Insieme alla coordinatrice della LiberAssociazione dei Castelli Romani Letizia Moroni -continua Molino- abbiamo sempre dichiarato la nostra contrarietà ad un termovalorizzatore che consideriamo assolutamente inutile e dannoso, basterebbe potenziare la raccolta differenziata sul territorio per far fronte al problema dilagante dei rifiuti.
Il 24 giugno saremo in Consiglio per manifestare la nostra netta contrarietà all'impianto e per sottolineare il nostro appoggio ai cittadini, alle forza politiche ed alle associazioni della zona che si oppongono a tale opera, opera bocciata tra l'altro anche dagli organi di vigilanza ambientale della Regione Lazio, dalla Provincia e dal Parco Regionale.
Ricordiamo inoltre che il consiglio comunale di Albano ha espresso il suo no all'impianto approvando un ordine del giorno che prevede il mantenimento per l'area interessata di destinazione agricola.
Faccio un appello a Marrazzo - conclude Molino - affinché non sia sordo alle istanze dei cittadini che abitano in una zona già sofferente a livello di inquinamento ambientale.

Letizia Moroni
Ufficio Stampa LiberAssociazione
Pubblicato su "Nuovo Oggi Castelli"

Letizia Moroni della LiberAssociazione: al Sig. Ryanair perché non regaliamo il Colosseo? - venerdì 28 marzo 2008
Quello che il sig Ryanair sta facendo a Ciampino è un vero affronto al buon senso – è quanto afferma Letizia Moroni coordinatrice della LiberAssociazione per la Sinistra Europea dei Castelli Romani- .
Non solo dopo la sentenza del TAR gli aerei di mister Ryanair possono atterrare di notte, ma ora il nostro Gastone irlandese ha aperto anche un’altra tratta quella Alghero- Ciampino.
Visto che la logica del profitto più bieco sta prevalendo sul rispetto verso i cittadini, proporrei di regalare al Sig. Rayanair il Colosseo, potrà far atterrare i suoi meravigliosi aerei nel cuore di Roma aumentando così i suoi guadagni lucrando sui lavoratori, sugli abitanti della zona e sui nostri monumenti.
In attesa quindi che Mister Rayanair ottenga la tratta Capitali del mondo-Colosseo, mi associo all’appello ai turisti fatto dal Presidente del comitato contro l’inquinamento del Pastine Vincenzo Castagnacci: fate scelte di viaggio responsabili ed utilizzate aeroporti che non siano decorati con “pelle di cittadini”.

Letizia Moroni
Ufficio stampa LiberAssociazione
Pubblicato su www.rifondazionelazio.it

La LiberAssociazione per la Sinistra Europea dei Castelli Romani appoggia i candidati della Sinistra - mercoledì 19 marzo 2008
Tra un mese si andrà a votare e mi auguro che in questa difficile fase prevalga il senso della responsabilità ed il buon senso negli elettori per arginare e combattere, attraverso il voto, questa ondata di conservatorismo che sta penetrando nella nostra cultura e sta monopolizzando la nostra economia che persegue la sola logica del profitto- è quanto dichiara Letizia Moroni- coordinatrice della LiberAssociazione per la Sinistra Europea ai Castelli Romani-.
Bisogna contrastare il rischio del duopolio politico a favore del rafforzamento di nuove energie realmente rinnovatrici e propositive che perseguono come obiettivi: la sicurezza sul lavoro, la lotta alla precarietà, l’aumento dei salari, la libertà e laicità dello Stato, la pace, l’ambiente, l’autodeterminazione delle donne, il diritto alla salute, il diritto alla casa, il sostegno all’istruzione, alla formazione, alla ricerca universitaria, l’informazione libera, pluralista, democratica, il taglio dei privilegi in difesa della democrazia.
E’ per questo –continua Moroni- che la LiberAssociazione appoggia i candidati nazionali della Sinistra e L’arcobaleno ed i candidati locali per le provinciali: Virgilio Seu, Mirko Laurenti, Mario Rapisardi, Sergio Urilli, Aquilino Santoro, Giovanni Sacchetti augurando loro la vittoria e rinnovando la nostra disponibilità a collaborare in questa fase pre elettorale.

Letizia Moroni
Ufficio stampa LiberAssociazione
Pubblicato su www.rifondazionelazio.it

Le donne della LiberAssociazione dei Castelli Romani saranno in piazza l'8 marzo - mercoledì 5 marzo 2008
Saremo in piazza numerose per aderire alla manifestazione indetta da CGIL CISL e UIL di Roma e del Lazio per il centenario dell'8 marzo - è quanto dichiara Letizia Moroni coordinatrice della LiberAssociazione per la Sinistra Europea ai Castelli Romani -.
In un momento così triste - continua Moroni - dove si pensa di rimettere in discussione la legge 194, dove la violenza è la prima causa di decesso delle donne, dove chi decide di assumere la pillola del giorno dopo viene considerata un'assassina, è necessario partecipare numerose ad ogni iniziativa che ci permette di ribadire con forza il nostro rifiuto ad ogni discriminazione e violenza che ci riguarda. Considero l'Italia un paese misogino, dove il pregiudizio prevale sulla logica, dove si ragiona per stereotipi e dove la donna che sceglie di essere libera è vista con sospetto misto a disprezzo.
Siamo costantemente vittime di pregiudizi culturali che tendono ad isolarci e che troppo spesso si tramutano in violenza psicologica e fisica. Dobbiamo essere consapevoli che la nostra è una società maschilista, dobbiamo essere consapevoli che essere unite e solidali nel perseguire fini comuni significa lottare per dissolvere ogni tabù che limita la nostra libertà.
Molte lotte hanno visto noi donne in prima fila - conclude Moroni- attraverso dure battaglie abbiamo ottenuto grandi vittorie, ma tanto ancora dobbiamo fare e spero che la strada per ottenere tutto questo sia sempre più breve.

Letizia Moroni
Ufficio stampa LiberAssociazione
Pubblicato su www.rifondazionelazio.it

La LiberAssociazione per la SE dei Castelli R.ni oggi in piazza a Roma in difesa della l.194 - giovedì 14 febbraio 2008
La LiberAssociazione per la Sinistra Europea dei Castelli Romani oggi in piazza a Roma in difesa della 194 - è quanto afferma Letizia Moroni coordinatrice della LiberAssociazione per la Sinistra Europea ai Castelli Romani- .
Quello che è accaduto a Napoli è un fatto gravissimo, un insulto alla nostra dignità, ed alla nostra libertà che abbiamo conquistato con tanta fatica. Un atto ignobile in cui traspare tutta la misoginia di cui è imbevuta la nostra cultura. Questo dimostra che la lotta non è ancora conclusa e che noi donne dobbiamo essere unite per pretendere il diritto ad una maternità consapevole. Spero vivamente che atti così vergognosi e liberticidi non accadano mai più.

Letizia Moroni
Ufficio stampa LiberAssociazione
Pubblicato su www.rifondazionelazio.it

Il sig. Ryanair ha trovato l'America - giovedì 31 gennaio 2008
E’ veramente il caso di dire che il sig. Ryanair ha trovato il suo paradiso in Italia; è quanto affermano Letizia Moroni e Gennaro Molino rispettivamente coordinatrice provinciale e coordinatore regionale della LiberAssociazione per la Sinistra Europea.
La decisone del Tar di far atterrare i voli della Ryanair in casi eccezionali anche dopo la mezzanotte ci lascia molto amareggiati.
In realtà non è ben chiaro quali siano nel dettaglio questi casi ritenuti eccezionali, si parla di intasamento delle rotte, maltempo nello scalo di partenza e di altre situazioni non ben specificate.
Ci lascia amareggiati - continua Moroni - anche la decisione dell’Enac di non fare ricorso al Tar perché si tratterebbe soltanto di casi “eccezionali”. Considero tutto questo offensivo nei confronti dei cittadini di Ciampino che da anni lottano per difendere il loro sacrosanto diritto alla salute.
Il sig. Ryanair ha trovato l’America in Italia, dove può impunemente comportarsi come crede, facendo profitto senza investire minimamente sul territorio, senza portare ricchezza o lavoro ma regalandoci solo inquinamento e malessere.
Lasciare che tutto questo accada significa svendere il proprio territorio a favore di una logica del mercato che non prevede alcuna regola. Spero che ci siano i termini - conclude Moroni - affinché il Sindaco Perandini possa appellarsi al Consiglio di Stato.
Rivolgiamo anche un appello a Marrazzo affinché, come aveva promesso, si acceleri la chiusura dello scalo di Ciampino.

Letizia Moroni
Ufficio stampa LiberAssociazione
Pubblicato su "Nuovo Oggi Castelli", "Cinque giorni", www.rifondazionelazio.it

La LiberAssociazione dei Castelli Romani-Comprensorio Prenestino plaude all’unita' della sinistra - mercoledì 14 novembre 2007
Il giorno 25 ottobre 2007 è stato costituito il Coordinamento della Sinistra della zona Castelli –Litoranea - Valle del Sacco tra i segretari di federazione di Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani, Sinistra Democratica e Verdi.
Plaudiamo a tale iniziativa che tende a creare un percorso unitario che sempre di più dovrà coincidere con un processo di aggregazione - è quanto affermano la dott.ssa Letizia Moroni e il dott. Massimiliano Saracini della LiberAssociazione per la Sinistra Europea del territorio -.
Noi della LiberAssociazione - continua Moroni- crediamo fortemente a questo processo per il quale ci siamo mobilitati nella logica che ha visto nascere il nostro movimento.
Già da oggi siamo pronti a collaborare con questa nuova forza – afferma Saracini- ed auspichiamo che al più presto il tutto possa fondersi in un unico soggetto unitario e plurale.
Restiamo disponibili - concludono i due esponenti della LiberAssociazione - ad individuare iniziative collegabili al territorio, nelle quali mettere subito in campo la forza delle federazioni con quella della nostra associazione, per cercare di dar voce e soluzioni a problemi che tutte le diverse anime di questa aggregazione ritengono prioritari.

Letizia Moroni
Ufficio stampa LiberAssociazione
Pubblicato su "Cinque giorni"

Sentenza Consiglio di Stato- Ryanair - venerdì 9 novembre 2007
Luciani Prc e Moroni di LiberAsoocizione Sinistra Europea: "E’ necessario ridurre immediatamente i voli"

Il Consiglio di Stato ha accettato lìappello della Ryanair sospendendo alcuni voli. Questa notizia non ci coglie di sorpresa – è quanto affermano Enrico Luciani Presidente della Commissione Trasporti della Regione e la dott.ssa Letizia Moroni coordinatrice della LiberAssociazione Sinistra Europea dei Castelli Romani.-
C’è un atteggiamento molto debole da parte delle istituzioni nei confronti delle Compagnie Low Cost e dell’utilizzo dei nostri scali – dichiara Luciani –. Tutto nasce da un provvedimento preso dall’Enac che richiedeva la diminuizione dei voli per ”il rifacimento della pavimentazione della pista di volo e della via di rullaggio dell’aeroporto”.
Mi auguro che le istituzioni capiscano che il blocco dei voli nello scalo di Ciampino non può avvenire per questioni tecniche - continua Moroni- che in questo caso sono temporanee e legate ai tempi del cantiere, ma devono trovare una soluzione permanente. Lo scalo di Ciampinio, oggi essendo sovrautilizzato, è fonte di inquinamento e di pericolo per tutti gli abitanti delle zone limitrofe. E’ necessario quindi percorrere altre direzioni. La decisione del Consiglio di Stato, è una valutazione espressamente tecnica. Sicuramente sbagliata nel metodo e nel merito della questione.

Letizia Moroni
Ufficio stampa LiberAssociazione
Pubblicato su "Nuovo oggi Civitavecchia" e http://www.rifondazionelazio.it

LiberAssociazione: un convegno sui trasporti partecipato - venerdì 19 ottobre 2007
Grande successo per il Convegno sui Trasporti tenutosi a Grottaferrata venerdi 19 ottobre, organizzato dalla LiberAssociazione-Sinistra Europea dei Castelli Romani.
Alla manifestazione hanno partecipato numerosi lavoratori ed esponenti politici del settore. Sono enormemente soddisfatta- afferma Letizia Moroni coordinatrice della LiberAssociazione del territorio- abbiamo potuto approfondire le tematiche del settore grazie alla presenza di Enrico Luciani Presidente della Commissione Trasporti della Regione Lazio, Antonio Ricevuto amministratore delegato Cotral, Mario Guerci Segretario Regionale FILT CGIL, Roberto D’Agostini Segretario Regionale SDL, e numerosi esperti della mobilità tra cui Angelo Zola, Vittorio Sartogo, Claudio Fiorella.
Sono soddisfatta, - continua Letizia Moroni- anche per la presenza del segretario di federazione del PRC Danilo Marra, e di esponenti nazionali della Sinistra Europea come Sergio Vasarri e Gennaro Molino. Sono convinta, infatti , che lo spirito della Sinistra Europea debba essere di aggregazione di tutte le forze politiche che hanno aderito a questo progetto che guarda sì l’Europa, ma che deve partire dalle esigenze e dalle problematiche locali. Nel convegno Enrico Luciani ha ribadito più volte che continuerà la sua battaglia per il mantenimento pubblico dei trasporti, perché soltanto il carattere pubblico è garanzia di qualità del servizio e tutela dei lavoratori, tesi appoggiata sia dagli esponenti sindacali che da Antonio Ricevuto. A breve -conclude Moroni- organizzeremo altri convegni su temi di attualità, primo fra tutti quello sui rifiuti molto sentito sul territorio, e questo perché credo che i cittadini abbiamo voglia di chiarezza, la LiberAssociazione in questo caso deve fungere da ponte partecipativo tra la società civile e la politica.

Letizia Moroni
Ufficio Stampa LiberAssociazione
Pubblicato su "Cinque giorni"

PRC e LiberAssociazione su incidente alla Simmel Difesa di Colleferro - martedì 9 ottobre 2007
Questo ennesimo incidente sul lavoro che stavolta colpisce la cittadina di Colleferro, riapre la discussione sulla questione della sicurezza sui luoghi di lavoro- è quanto affermano Enrico Luciani consigliere regionale PRC e Letizia Moroni coordinatrice della LiberAssociazione–SE dei Castelli Romani – un incidente grave – continua Luciani- che ha visto la morte di un operaio trentacinquenne e diversi feriti, molti dei quali versano in gravi condizioni.
Proprio perchè le notizie diffuse sono state scarse, visto il luogo particolarmente protetto:una fabbrica di munizioni per le forze armate italiane ed estere, auspico che le Commissioni d’indagine competenti facciano immediatamente luce sulla dinamica dell’incidente, per scongiurare, in futuro, il ripetersi di simili tragedie e garantire la piena e totale sicurezza per i lavoratori impiegati.
Con l’occasione ribadiamo la necessità di riconvertire queste fabbriche di morte in attività industriali con finalità diverse.

Letizia Moroni
Ufficio stampa LiberAssociazione

Un passo avanti contro gli inceneritori - venerdì 5 ottobre 2007
- Appoggiamo totalmente la presa di posizione delle comunità locali e di alcuni esponenti politici contro il progetto del Gassificatore di Albano-, è quanto affermano l’on. Enrico Luciani, consigliere regionale del PRC-SE e la dott.ssa Letizia Moroni coordinatrice della LiberAssociazione –Sinistra Europea dei Castelli Romani.
L’obbiettivo è potenziare la raccolta differenziata che renderebbe inutile la costruzione del quarto inceneritore - continua Moroni – la logica di ricorrere all’incenerimento oltre ad essere antieconomica, ciò è scientificamente provato, mette soprattutto in grave rischio la salute dei cittadini per le emissioni di vari elementi nocivi, tra i quali, la produzione e l’emissione di diossina nell’aria, sostanza estremamente pericolosa per la salute e per la quale non sono previsti minimi tollerabili.
Riteniamo quindi che la scelta del Consiglio di condividere le linee guida sul Piano Regionale dei rifiuti illustrate dal Presidente Marrazzo, attualmente anche Commissario per i rifiuti, - prosegue Luciani - sia un atto importante nel percorso di addivenire ad una raccolta differenziata che superi la previsione del 60% nel 2011, auspicando che ciò accada anche in tempi più brevi. La raccolta differenziata insieme ad una filiera industriale del riciclo e del riutilizzo, rappresenta la possibilità concreta di valorizzazione vera del rifiuto e di un sano sviluppo economico e occupazionale, ma ancor di più sarà l’unico vero ostacolo contro le lobby delle discariche e degli inceneritori, canali attraverso i quali si “riciclano” le ecomafie.

Letizia Moroni
Ufficio Stampa LiberAssociazione
Pubblicato su: "Cinque giorni", "Nuovo Oggi Castelli".

Castelli Romani: LiberAssociazione chiede incontro al presidente Marrazzo - giovedì 27 settembre 2007
Chiediamo un incontro al Presidente della Regione Piero Marrazzo per discutere sui problemi che riguardano il nostro territorio. Ci sono questioni che si stanno protraendo nel tempo e su tali questioni chiediamo chiarezza” E’ quanto affermano la dott.ssa Letizia Moroni coordinatrice della LiberAssociazione-Sinistra Europea nel territorio dei Castelli Romani e il dott. Gennaro Molino, coordinatore regionale del sodalizio. “Chiediamo – hanno aggiunto - che venga fatta luce sulle questioni rifiuti, ambiente e sanità. Nel dettaglio, pensiamo sia necessaria una soluzione immediata sulla crisi del consorzio Gaia, come afferma anche il dott. Massimiliano Saracini, coordinatore della LiberAssociazione del comprensorio prenestino: la tassa sui rifiuti è aumentata e non è giusto che i cittadini paghino un disservizio.
La questione dei voli low cost dell’aeroporto di Ciampino è in stallo- continua Letizia Moroni: anche qui Marrazzo deve dare una risposta. Chiediamo chiarezza anche sulla questione della zona del Tuscolo, sullo scempio urbanistico che potrebbe riguardarlo in futuro e sulla vicenda del Policlinico che sta nascendo nel territorio di Ariccia”. “Conoscendo la sensibilità del Presidente Marrazzo su queste questioni, sono certa che si attiverà al più presto per convocare questo incontro nell’obiettivo comune di trovare soluzioni adeguate e condivise per risolvere tali problematiche.

Letizia Moroni
Ufficio Stampa LiberAssociazione
Pubblicato su "Cinque giorni" e "Nuovo oggi Castelli"


© 2024 Letizia Moroni. Tutti i diritti riservati.