Letizia Moroni   Per condividere con voi idee, pensieri, considerazioni...

Erotomani pulsionali al potere!

Grazie grande  Zygmunt Bauman.  e scusaci perchè più che "fluidi" siamo "umidi" (cioè immondizia).

Durante i miei studi universitari in Antropologia Culturale  e le varie ricerche sul campo, per approfondire le Nuove Religioni e il "nomadismo spirituale" che contraddistingue i nostri tempi, ho avuto la possibilità di conoscere molti Maestri Yoga.
Di alcuni di loro ho un ricordo molto positivo, perchè ho potuto constatare la  lealtà degli intenti e la validità degli insegnamenti. In particolare sono rimasta colpita da una frase, un  insegnamento, che  viene ripetuta spesso in questi incontri e che , se applicata, migliorerebbe la vita di tutti.
Molti maestri yoga invitano a procedere nelle scelte della vita quotidiana tenendo presenti due principi guida fondamentali: quello della espressione corretta e quello della percezione chiara.
Per “Espressione corretta” deve intendersi il comunicare con la parola sempre la verità con moderazione e garbo... mentre per “percezione chiara” ...sottende un metodo di acquisizione dei  giudizio su tutte le circostanze che derivi da conoscenza e dalla lealtà d'approccio. Molti antropologi sostengono che la New Age nasca con l'inizio della crisi politico-economico- culturale, in particolare dopo il '68, quando la spinta al cambiamento contro una società borghese ipocrita e classista, venne schiacciata dalla controffensiva reazionaria che ne percepì la forza ed il pericolo conseguente.
La classe dirigente economicamente più forte, soffoco' il movimento sessantottino confinando la protesta in nicchie di eversione culturale svuotate della forza rivoluzionaria iniziale.
Questa sconfitta dell'azione politica di rottura del sistema, si trasformo' in un nuovo fermento spirituale: agire sul risveglio delle singole coscienze poteva significare avere la possibilità di cambiare radicalmente la società.
L'irrimediabile decadenza generale della qualità della vita, frutto di un capitalismo senza regole e del profitto scellerato, ha trasformato gli individui nel profondo rendendoli labili e superficiali.
Sia a livello lavorativo che sentimentale,  spesso si  incappa in individui  poco strutturati: erotomani, megalomani presuntuosi, ingrati, bugiardi, traditori, analfabeti di ritorno, umanamente e lavorativamente, irrimediabilmente mediocri che sono frutto della deriva morale autoreferenziale della postmodernità.
In questo triste quadro, questi nuovi "ominidi", invadono ogni settore della nostra classe dirigente.
In politica, gli ominidi erotomani- megalomani,  fanno danni incommensurabili.
Sono del parere che coloro che non hanno il controllo delle proprie pulsioni  fisiche, non avranno il controllo nemmeno delle pulsioni  emotive. 
Gli ominidi erotomani al potere infatti agiscono per opportunismo personale ed, essendo privi di autocontrollo sessuale perpetuano  "quote rosa da letto",  donne giovani ed avvenenti che invadono postazioni di alto livello con curricula miseri, ma con una grande voglia di emergere che le spinge ad intraprendere strade ben più veloci (la vendita del corpo) rispetto allo studio ed all'esperienza.
Questo modo di procedere, questa scarsa qualità sotto tutti i punti di vista, delle persone elette o nominate, provoca un decadimento generale del livello della politica e di ogni settore del nostro Paese.
Inciampo spesso in borghesi rampanti, con ruoli anche importanti, tutti mostrano le stesse caratteristiche: hanno amanti molto avvenenti (di solito comprate con denaro), se imprenditori, votano secondo convenienza, non hanno una precisa idea politica, ciò che conta per loro è il profitto non la qualità del pensiero, vanno nei ristoranti più in voga ma non per gustare piatti o bere del buon vino, ma per farsi vedere, oltre l'amante inoltre, hanno una serie di donnine (a pagamento e non solo) con cui, da erotomani conclamati e puttanieri seriali, giocano, si accoppiano, tradiscono.
"Consumano" cioè tutto velocemente ed in maniera compulsiva, dai beni materiali ai rapporti interpersonali.
Si assiste ad un fenomeno di osmosi etica: la  mediocrità strutturale si manifesta a livello lavorativo e nella qualità dei rapporti  e delle relazioni interpersonali.
Questi uomini e queste donne guidati dalle pulsioni dell'ego,  nei vari settori, hanno in mano le sorti del Paese.
E' possibile migliorare la qualità delle persone? 
Come si deve procedere per uscire dalla superficialità dilagante che sta annientando la nostra società occidentale? 
La feroce ricerca del profitto che ha reso schiavi i lavoratori e che ha annientato qualsiasi prospettiva di riappropriazione della condizione umana come questione centrale, può essere superata attraverso la ragione politica o come diceva quella che io ritengo una delle pensatrici più incisive, lungimiranti, raffinate e colte,  l'immensa Simone Weil, soltanto una crescita emotiva interiore ed individuale può rivoluzionare il mondo?
In un'intervista  sul Fatto Quotidiano,  Zagrebelsky, ex Presidente della Corte Costituzionale e professore emerito all'Università di Torino, ben inquadra la classe politica dirigente.
Zagrebelsky definisce  i politici come " maggiordomi della finanza" con il terrore delle urne. 
Politici con l'obiettivo di restringere sempre di più gli spazi di partecipazione, per dare sempre più campo alle oligarchie economiche finanziarie, personaggi che alimentano politiche neoliberiste e la svendita del patrimonio pubblico e che monopolizzano il dibattito culturale, accademico, giornalistico.
IL sociologo  Arnaldo Bagnasco, sul Fatto Quotidiano, parla di Società più polarizzata e ceto medio “strizzato”, ma con un elemento in più che caratterizza l’Italia rispetto agli altri Paesi europei: da noi il divario è aumentato soprattutto per effetto di uno "slittamento verso il basso delle famiglie e delle persone ai gradini inferiori della scala". 
Nel frattempo accanto ai lavoratori autonomi, categoria storicamente più ampia in Italia che nel resto d’Europa, è cresciuta una vasta zona grigia di precari, per i quali lo status percepito non corrisponde al reddito (basso) e a cui lo Stato impone obblighi contributivi e normativi senza offrire “cittadinanza sociale“, cioè accesso a certi standard di consumo, salute, istruzione.
Il sociologo Domenico De Masi, professore all'Università La Sapienza, afferma invece che la ripresa di cui tanto si parla, è una gigantesca bugia, perchè l'unico processo per governare questo inesorabile processo di declino è contenere le disuguaglianze redistribuendo la ricchezza, assicurando a tutti il necessario e togliendo il superfluo dove c'è.
La crisi economica e la precarietà che ne consegue, hanno reso le relazioni interpersonali , superficiali e fragili. La sociologa Chiara Saraceno spiega: con la precarietà del lavoro, relazioni e progetti a lungo termine sono un lusso,sposarsi, fare figli e caricarsi un mutuo sono un rischio folle per l'uomo flessibile. 
Molti vivono alla giornata a caccia di relazioni lampo e gratificazioni istantanee, che, come sottolinea la Saraceno, se protratte nel tempo,  fanno dimenticare come si vive un progetto a lungo termine e la capacità, oltre che la fatica, della mediazione.
Ma gli erotomani al potere, hanno la preparazione e la lungimiranza per attuare questo tipo di processi o siamo tutti destinati a perire inghiottiti da una Gomorra generale senza possibilità di ritorno?
Come uscire da questa decadenza? Quali strumenti abbiamo per portare il merito al potere? Quali strumenti abbiamo per evitare che la mediocrità diventi prassi?
Forse applicando l'insegnamento: percezione chiara..espressione corretta?
Cioè... essere consapevoli di se stessi, dei propri limiti, senza finzioni, essere leali con se stessi e con gli altri, migliorarsi, studiare, crescere anche a livello emotivo, essere consapevoli della grande responsabilità che comporta il vivere con gli altri e per gli altri.
Utopico?.... forse sì, ma non abbiamo più scelta.
Voglio citare  un grande filosofo ed un grande uomo di cultura appena scomparso: Zygmunt Bauman. 
Nei suoi ultimi lavori, Bauman ha cercato di  spiegare la postmodernità attraverso  due aggettivi legati al termine  modernità:  liquida e solida. 
Il filosofo sostiene che l'incertezza che attanaglia la società moderna, deriva dalla trasformazione dei suoi protagonisti da produttori a consumatori, egli lega tra loro concetti quali il consumismo e la creazione di rifiuti umani, la globalizzazione e l'industria della paura, lo smantellamento delle certezze e una vita liquida sempre più frenetica e priva di fondamenta, costretta ad adeguarsi alle attitudini del gruppo per non sentirsi esclusa.
Secondo Bauman il povero, nella vita liquida, cerca di standardizzarsi agli schemi comuni, ma si sente frustrato se non riesce a sentirsi come gli altri, cioè non sentirsi accettato nel ruolo di consumatore.
In tal modo, in una società che vive per il consumo, tutto si trasforma in merce, incluso l'essere umano.
Secondo Bauman gli individui hanno rotto le catene dei legami solidi e duraturi: matrimonio, famiglia, amicizia e questo perchè sono faticosi e tolgono libertà, alimentano il dubbio del tradimento ed il rischio di sacrifici vani.
Si sceglie quindi la relazione senza impegno perchè si troncano senza drammi e quando si è stanchi.
Una prospettiva tristissima ma prepotentemente vera, l'egoismo, il narcisismo, la paura, ci ha resi deboli, insicuri, cattivi.
Riporto una parte del bellissimo articolo uscito sul Fatto Quotidiano: Bauman, filosofo che della vita e delle relazioni che la compongono, aveva completato la definizione di "società liquida" con quella di "amore liquido", che della prima è diretta conseguenza, quando al posto dei legami ci sono le "connessioni", quando niente sembra appagarci se non la continua ricerca di nuove relazioni. Al contrario della sua relazione con la moglie Janina, con cui "parlava ancora", amore coltivato fino alla fine, per 62 anni.
Lui che indicava nelle cose durevoli la vera ricerca della felicità.
Concetto splendido: la vera felicità è nelle cose durevoli.
Un rapporto esclusivo, durevole, intimo, complice, profondo è stato sempre il mio sogno e la mia ricerca.....sono ancora zitella!… Politici, seri, onesti, equilibrati, leali, preparati, riconoscenti  e la società che ne conseguirebbe.....sono sempre stati il mio sogno e la mia ricerca......sono ancora precaria!
  Purtroppo, per adesso dobbiamo tollerare tanti piccoli megalomani Marchesi del Grillo....io so' io e voi nun siete un.........

Letizia Moroni
08 febbraio 2017


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