Letizia Moroni   Per condividere con voi idee, pensieri, considerazioni...

La classe dirigente italiana è ipocrita! Donne (improponibili!) è arrivato l'arrotino!

Sbalorditivo come gli italiani ed in particolare la classe dirigente, sia diventata spudoratamente ipocrita, o forse lo è sempre stata. Negare l'evidenza, sembra essere lo sport più in voga in questi ultimi tempi...
Questa è stata un'estate caratterizzata da numerose polemiche importanti e meno, ma sempre all'insegna di una insopportabile ipocrisia di fondo. Potrei partire dalla tanto discussa vignetta sul Fatto Quotidiano, che ha visto come protagonista la ministra Boschi e tutta la finta indignazione che ne è scaturita per giorni.
A parte il fatto che la satira è e deve essere pungente, altrimenti si chiamerebbe panegirico, non capisco cosa ci sia di così sconvolgente, nel riprendere, per far sorridere, una posa con cui la ministra spesso sollazza, (senza dolo?), gli occhi di parecchi maschietti "infoiati" per dirla alla Dagospia, che assistono ai suoi innumerevoli incontri pubblici.
Faro' indignare molte " finte femministe" e "finte sostenitrici delle quote rosa", di cui è piena la politica ed il mondo della cultura, ma penso che non si possa negare che Renzi abbia scelto Maria Elena Boschi come ministro, anche perchè consapevole che la sua gradevolezza fisica, avrebbe addolcito molti oppositori maschi e convinto molti elettori, infatti ed aggiungo purtroppo, anche su molti uomini di spessore"l'occhio che incanta" ha avuto un certo effetto, sulla Boschi il giudizio di molti è questo: è una che studia molto.
Anch'io studio molto spero che qualcuno mi nomini Ministro!
Non conosco il percorso politico della Boschi, mi rende dubbiosa la precocità, è stata nominata ministro a 33 anni, credo sia un po' troppo giovane per poter assurgere a tale carica, che dovrebbe prevedere: esperienza, preparazione politica, gavetta tra la gente.
Mi auguro che quello della Ministra Boschi sia stato un percorso intenso e di spessore, ricco di battaglie sociali e politiche, con tanto di militanza attiva e determinante, non ho strumenti per giudicare la sua preparazione, mi attengo a ciò che noi tutti abbiamo a disposizione per farci un'idea: la TV, gli incontri pubblici, le riforme .
Non mi permetto di dare nessun giudizio sulla bravura della Ministra, ma non si può negare che l'immagine, consapevolmente ben sfruttata, abbia sovrastato di gran lunga i contenuti e spero, visto che ricopre un ruolo importantissimo,  l'enorme preparazione che l'hanno portata ad essere scelta  per diventare Ministro.
Concorderete con me  che una laurea in giurisprudenza e l'abilitazione di avvocato, non bastano come requisiti per governare un Paese, penso che non tutti possono fare politica, per fortuna!
Ma in Italia, si sa, raramente si viene scelti in base al merito.
l'Italia è un Paese grossolano e sessista, provocazioni sessuali però esclusivamente ad uso e consumo maschile, cioè, mentre gli uomini possono essere fisicamente rivoltanti, le donne, da Berlusconi in poi, purtroppo anche in politica, devono avere requisiti minimi di avvenenza, come se a votare fossero soltanto i maschi.
Questo modo di selezionare la classe dirigente ha svilito non poco il mondo della politica, che dovrebbe essere caratterizzato da persone sobrie, credibili e preparate e che conoscano l'imponente macchina politico- amministrativa dello Stato.
Oggi ha senso negare la realtà in cui siamo immersi?  Negare cioè il fatto che alcune scelte  di sindache o di candidate alla qualsivoglia poltrona, ultimamente vengono effettuate sulla base di stupidi, inutili, ridicoli, pericolosi ed offensivi canoni estetici?...
Come spesso ho ribadito, il concetto  "donna è bello, donna è vero" e "donne salvatrici della patria e martiri del buon governo" è destinato a fallire miseramente, le donne sanno essere mediocri, pulsionali ed incapaci pari agli uomini.
Anche la giovane età, oggi requisito quasi fondamentale per assurgere a cariche politiche, è una fase della vita che prevede una certa "anarchia" ormonale, anarchia alla "'ndo coio coio" che non favorisce la lucidità nelle scelte.
I sociologi definiscono, secondo me in maniera troppo elegante, la nostra società attuale, come "fluida",  per descrivere, uso parole più "terra terra", il fenomeno del "tutti vanno con tutti", forse gli studiosi con il termine "fluida" vogliono intendere: società dedita ad una sovrapproduzione ed elargizione di liquido seminale.
Ecco, in un momento storico come il nostro, non credo sia saggio puntare esclusivamente sui giovani per vincere in politica , perchè, proprio in quanto giovani,  mancano di esperienza e di saggezza e strabordano in superbia.
Come si può affidare a persone prive di esperienza, l'amministrazione di un qualsiasi governo, essere giovani è garanzia forse di talento?  Dove sono queste orde di giovani impegnati che vogliono cambiare il mondo? Le uniche orde di giovani certe sono quelle che troviamo ai provini del Grande Fratello.
Oggi l'ipocrita assioma è: donna giovane = garanzia di buon governo.
Qualcuno di voi sarebbe in grado di fare un nome di una donna giovane o meno giovane, eletta in politica, che si sta distinguendo concretamente per battaglie fondamentali per migliorare la condizione femminile in Italia? Battaglie per gli  asili, per gli  aiuti all'assistenza degli anziani, per il rafforzamento dello stato sociale. 
Liberare le donne da questi doveri che ingiustamente gravano esclusivamente su di loro, renderle libere di avere tempo e condizioni per poter scegliere di coltivare le proprie inclinazioni,  renderebbe inutili le quote rosa, che sono la consacrazione della mediocrità e della raccomandazione, rimedio spregevole: attraverso le quote rosa si premiano le donne  che hanno potuto farsi largo in quanto borghesi benestanti e libere dagli oneri che affliggono tutte le donne che non possono permettersi  baby sitter e badanti.
Le  donne che pensano che i "posti riservati" siano la soluzione alla mancanza di donne al potere sono molto poco lungimiranti, tra l'altro una volte arrivate al successo le donne non aiutano le altre donne anzi le temono.
Quando penso alla parità di genere penso a donne preparate, con esperienza, che si sono distinte per battaglie sul campo, è miserevole vedere veline, amanti e cretine sedere nei posti che contano soltanto perchè nominate e molto fortunate. 
E' così sbagliato ribadire che bisogna cominciare a parlare di individui e non più di genere maschile o femminile, per quanto riguarda l'occupazione di posti chiave nella nostra società?
Sappiamo bene quanto il maschio sia ridicolmente debole nei confronti della seduzione femminile e molte donne approfittano di questa pulsionalità scimmiesca, infatti si vedono innumerevoli carriere basate sul" rincoglionimento" del  "potente maschio" di turno nei confronti della bella rampante..quanta amarezza si prova quando la mediocrità di mente ma l'abilita' "di gambe" vince sul merito!
Cambiare questa realtà, che dura da secoli, avrebbe bisogno di una rivoluzione culturale di cui non vedo nemmeno l'ombra, penso pero' che sia onesto non scambiare la spregiudicatezza per merito.
Mi sembra di stare ai tempi di Non è la Rai, in cui un programma per guardoni "segaioli" veniva definito: un programma leggero di intrattenimento.
A volte mi sembra di stare sotto regime, in cui è vietato gridare ...il re è nudo!
Un' ipocrisia  generale,  che non ha risparmiato nemmeno le cronache di questi ultimi giorni che riguardano la sindaca di Roma.
Mi sembra che ci sia una diffusa anestesia percettiva per dirla alla Travaglio.
Domanda: ma un tirocinio in uno studio legale di fama, può essere un requisito valido per governare una città come Roma? Anzi per governare in senso generale?
Per fare politica, non sono più necessari requisiti come, esperienza, conoscenza, preparazione studio della Cosa Pubblica?
I  valori come l'umiltà, la militanza nei territori, lo studio partecipante nei processi politici, possono essere  surclassati da becere operazioni di marketing: un bel faccino con ciuffo svolazzante, di solito ultra-sovrastimato? Un bel faccino, può essere  l'unico requisito per arrivare al successo? Il filosofo Alain De Botton per giustificare la megalomania individuale tipica dei nostri tempi, parla di "cospirazione del silenzio"  processo emotivo che ci coinvolge  fin dall'infanzia, consiste quando  i familiari o il nucleo affettivo più ristretto, non rivela all'individuo i difetti evidenti dell'individuo stesso, per una forma di pudore e di misericordiosa pazienza, questo rende l'individuo un ego ambulante e strabordante, cioè, meno si è educati/criticati, più si espande la convinzione di essere perfetti.
Qualcuno può dire a queste donne, miracolate dalla "spintarella", che l'umiltà, la sobrietà, la gavetta, sono virtù che andrebbero riscoperte? La sobrietà, non nel look  già  finto morigerato, ma nelle azioni, nel tenere a bada quei comportamenti sottilmente seduttivi con ciuffo al vento, che servono per mascherare una oggettiva impreparazione di fondo.
Vi vorremmo più bene care colleghe di genere, se ammetteste candidamente di aver usato l'immagine per saziare l'ambizione che sicuramente è una sana motivazione, ma che senza preparazione, si trasforma in arrivismo.
Mi ribello a cotanta imbecillità....un' operazione di immagine dove prevale il senso estetico ed anagrafico sul talento e sulla preparazione,  è pericolosa!  A pagare le conseguenze dell'incapacità che ne consegue sono spesso non solo gli elettori in buona fede, ma tutti i cittadini.
Se si scelgono le candidate in base al culo...poi un culo ci governerà!
Se si scelgono in base ad un inebriante ciuffo al vento, un ciuffo al vento ci governerà!
La forma è sostanza!
Quanta ipocrisia!
Dovrebbero vergognarsi tutti quelli che votano in base alle caratteristiche fisiche del candidato, seguendo l'istinto animalesco e dovrebbero vergognarsi tutti quelli che hanno votato per protesta senza approfondire i programmi ed i contenuti.
Dovremmo avere più rispetto per il diritto di voto e per i martiri che si sono immolati per difenderlo.
Se queste sono le colleghe di genere, che emergono dopo anni di maschilismo, ma che emergono grazie a schifosi requisiti maschilisti imposti appunto dal "maschio sgocciolante" di turno, allora dico che è meglio lasciare tutto com'era qualche anno fa,  perchè questi modelli attuali  non fanno altro che offendere e svilire tutte le donne che studiano, fanno esperienza e  si impegnano!
Donne è arrivato l'arrotino........forse se stava meglio quando se stava peggio! 

Letizia Moroni
20 settembre 2016


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