Letizia Moroni   Per condividere con voi idee, pensieri, considerazioni...

Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo. (Gandhi)

Bauman diceva "viviamo in una condizione di vuoto, paragonabile all’idea di interregnum di cui parlava Gramsci: c’è un vecchio sistema che non funziona più ma non ne abbiamo ancora uno alternativo, che ne prenda il posto".
E’ innegabile la triste verità che alberga nelle parole del grande sociologo, in un momento storico dove tutto sembra destrutturarsi lentamente, esistono delle realtà territoriali che invece emergono per l’enorme valore sociale, culturale e politico che rappresentano , l’associazione Onda Popolare ne è un esempio.
Ho aderito con notevole entusiasmo a questo gruppo perché ne ho apprezzato subito la base di coesione: uomini e donne uniti da una forte realtà lavorativa e progettuale.
Nella nostra civiltà post industriale assistiamo ad un’inarrestabile disgregarsi dell’organizzazione sociale, la crisi della famiglia e della scuola e la destabilizzazione che ne consegue, hanno portato ad un individualismo sfrenato , i ruoli che queste prime agenzie di socializzazione svolgevano qualche decennio fa, sono adesso fiaccati dai cambiamenti relazionali che portano ad un egocentrismo personalistico che sta indebolendo i legami di base della nostra cultura.
L’associazionismo quindi, non solo frena la deriva individualista in nome di un interesse più lungimirante, ma crea coesione e ragionevolezza su tutti i piani.
In Onda Popolare, anche attraverso questo mensile ,molte tematiche attuali vengono discusse e sviscerate in tutte le declinazioni possibili.
In un Paese dove a sinistra militano troppo spesso intellettualoidi e rivoluzionari da camera, completamente distaccati dalle realtà territoriali, una nuova esperienza come questa, con una così grande partecipazione attiva e propositiva diventa un piccolo faro, in un Paese alla deriva.
Rimettere al centro dell'attenzione la socializzazione è un segnale di lungimiranza e di forte collegamento con la realtà. Le persone sono diventate molto diffidenti verso qualsiasi esperimento associativo, perchè spesso ne percepiscono il lato prettamente formale rispetto ai contenuti sostanziali.
In Onda popolare si torna a respirare aria di impegno e di lotta, quella vera, che mette al centro del dibattito l’attenzione ai problemi e le proposte per cercare di migliorare il nostro quotidiano.
Vi militano uomini, che, pur svolgendo lavori molto impegnativi, si concedono generosamente e con dedizione a questo progetto con impegno e passione a volte commoventi e donne meravigliose che nonostante le difficoltà giornaliere, partecipano attivamente all’attività dell’associazione, concordi nel pensare che più che di quote rosa c’è bisogno di servizi. Concedere il proprio tempo è la più grande forma di generosità, credo che un'esperienza progettuale condivisa sia un motore per lo sviluppo anche di una sensibilià politica che può cambiare attivamente in meglio la realtà, non soltanto strettamente territoriale.
Mi auguro che Onda Popolare, possa diventare un polo attrattivo per tutti coloro che credono che la vera partecipazione democratica debba partire dal basso e dalle realtà territoriali, per poi intersecarsi in una rete con un campo più ampio e nazionale.
Ricordiamoci, come già citava Jules Renard: "dire non mi occupo di politica è come dire non mi occupo della vita".

Alla prossima.  

Letizia Moroni
20 febbraio 2018


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